Didattica realistica lettura

 LETTURA "DIDATTICA REALISTICA"

In questa lettura, vengono criticati da Comenio il nozionismo e l'enciclopedismo. Nell'uomo basta che sia inserita una piccola fiamma per far nascere un lume che lo guidi. Pertanto non sono necessari volumi ponderosi per apprendere, ma bastano testi semplici e chiari, dove siano inserite le cose fondamentali in poche e semplici parole; cosicché tutte le altre cose vengano da sé a cadere sotto l'intelligenza.

Le parole si devono imparare congiunte con le cose (compara le parole alla veste e fodero delle cose).

Inoltre sosteneva che non bisogna far leggere a nessuno ciò che non capisce o di fargli dire qualcosa che non riesce a dire elegantemente, perché chi non esprime i sentimenti del proprio animo è una statua e chi borbotta ciò che non comprende è un pappagallo. Comenio voleva invece formare uomini e per farlo in ogni insegnamento la lingua e le cose devono andare di pari passo.

1. Quali parole potrebbero riassumere il contenuto del brano?

a. nella didattica la qualità ha più valore della quantità

2. Comenio paragona ad una statua:

a. coloro che non esprimono correttamente i propri pensieri.

3. Sosteneva che le parole fossero la veste delle cose e che fosse fondamentale apprenderle insieme, perché le une sono necessarie per comprendere le altre.

4. Questa citazione di Seneca esprime l'importanza della qualità rispetto alla quantità degli insegnamenti; non ha senso imparare tante cose, ma senza capirne alcuna.

5. Per Comenio era di vitale importanza esprimersi secondo i propri pensieri, non più di tanto esprimersi in maniera elegante; altrimenti non si è degli uomini, ma solamente delle statue e delle scimmie.

6. Le cose permettono di comprendere tutto essendo che sono alla base del pensiero umano e le parole ne fanno da ornamento.

Molti imsegnanti pretendono molto, veramente troppo, dagli alunni e vorrebbero che essi facessero maturare i frutti degli insegnamenti da subito. Ci vuole del tempo prima che l'alunno possa assorbire gli insegnamenti e raggiungere risultati, ma spesso ciò non è compreso dai maestri che invece si arrabbiano con loro, quasi come gli alunni fossero solo degli oggetti e delle macchine che hanno un loro funzionamento meccanico e statico e che devono portare per forza ai risultati sperati.

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